Ancora sulla Siria, da leggere l’ultimo dossier del Centro Machiavelli

Siria

Il Centro di Studi Politici e Strategici Machiavelli ha pubblicato un dossier che fornisce un quadro esaustivo della crisi in Siria e ha il pregio di mettere in rilievo le sue cause profonde. Traccia inoltre  un’articolata analisi dell’interesse nazionale dell’Italia in quel contesto, che coincide in sostanza con quella di DiplomaziaItaliana.

 

 

Siria: ecco il dossier che affronta le cause profonde della crisi

Come prevedibile, gli ultimi sviluppi della guerra in Siria sono stati oggetto di numerose analisi. Fra queste, riveste interesse per la sua completezza e la sua puntualità un dossier appena pubblicato dal Centro di Studi Politici e Strategici Machiavelli (qui la versione in PDF)

L’analisi del Centro Machiavelli fornisce un quadro esaustivo della crisi siriana e ha il pregio di mettere in rilievo le sue cause profonde. In particolare, il dossier mette in evidenza come alla guerra non sia estraneo il contesto interno della Siria, la sua economia, le sue varie articolazioni sociali e religiose, i clivages politici ed etnici: tutti elementi, questi, che hanno contribuito a dare al conflitto anche una natura di guerra civile.

Il dossier evidenzia poi come il conflitto abbia fatto della Siria uno spazio, non solo geografico ma anche politico, che è diventato da un lato terreno di incrocio e di scontro fra attori esterni e, purtroppo, sempre più ostaggio degli interessi di altre potenze.

Questi due elementi, guerra civile e “sequestro” dello spazio politico siriano da parte di attori esterni, spiegano la durata e l’intensità del conflitto. Di particolare interesse, il passaggio in rassegna delle le forze in campo, con una approfondita analisi delle politiche e degli interessi di Stati Uniti, Russia e Iran.

Il documento si conclude con un’articolata analisi dell’interesse nazionale dell’Italia, che coincide in sostanza con quella di DiplomaziaItaliana. È nostro interesse strategico evitare la destabilizzazione dell’area Mediterraneo-Medio Oriente e, in prospettiva, anche pericolose escalation.

Essendo la Siria una pedina essenziale di quel quadrante, essa va stabilizzata, anche per evitare che gli effetti della crisi continuino a ripercuotersi sull’Italia. Se è vero che immigrazione e terrorismo sono sfide globali, è meglio affrontarle sul nascere, non essere costretti a gestirle quando ormai sono fuori controllo.

Nel complesso scacchiere siriano l’Italia, che ha una tradizione diplomatica di Paese mediatore, potrebbe cogliere l’opportunità di ritagliarsi uno storico ruolo di facilitatore del dialogo, in particolare fra Stati Uniti e Russia, per trovare una soluzione politica e duratura.

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